Indici di consumo energetico CO2save: la chiave d’accesso per la ISO 50001

Indici di consumo energetico CO2save: la chiave d’accesso per la ISO 50001

Indici di consumo energetico CO2save: la chiave d’accesso per la ISO 50001

Uno degli aspetti più stimolanti del nostro lavoro è operare in settori sempre in crescita ed evoluzione, che richiedono di conseguenza flessibilità, studio e aggiornamento continui, sia nelle metodologie di calcolo o nelle tecnologie applicate, che nelle nostre specifiche competenze.

Quest’anno, tra i vari progetti, ci siamo concentrati sulla formulazione di nuovi indici di consumo energetico. È vero, Enea ci fornisce già una proposta di indici e benchmark pronti all’uso, ma la maggior parte delle volte questi non bastano per svolgere un’attività di analisi completa ed accurata. In certi casi è necessario scendere nel dettaglio per identificare le reali anomalie di consumo, sia gestionali che strumentali. E qui entrano in campo le nostre specifiche conoscenze e competenze.

Innanzitutto, i nuovi indici di consumo (EnPI) CO2save sono specifici per settore, in quanto ogni settore ha le sue caratteristiche e specificità. Gli EnPI CO2save per il settore retail, ad esempio, non soltanto tengono in considerazione la superficie, le ore di apertura al pubblico, i metri lineari dei banchi frigo dei siti in analisi, ma sono comprensivi anche del contributo climatico.

La variabile temperatura gioca infatti un ruolo fondamentale e le sue variazioni possono influire non di poco sull’andamento del consumo energetico di un punto vendita. Altro valore aggiunto è sicuramente la possibilità di poter monitorare comportamenti e parametri di efficienza differenti, calando l’analisi per indici a livello di tipologia di consumo (condizionamento, illuminazione, ecc..) nelle diverse fasi della giornata.

Grazie a questa profondità e dettaglio di analisi, riusciamo ad individuare anche quelle anomalie che per somma di effetti opposti non sarebbe possibile identificare da un semplice indice sul consumo generale. In questo modo possiamo allertare direttamente il cliente senza necessità di ulteriori analisi, soprattutto quando l’anomalia riguarda gli impianti di climatizzazione o di illuminazione nelle ore notturne piuttosto che durante le ore di permanenza dei dipendenti.

Tutto è stato inizialmente automatizzato tramite foglio di calcolo, ma già è iniziato il percorso di integrazione sul nostro portale CO2save Officina. Un esempio? L’indice sull’efficienza di funzionamento dell’impianto fotovoltaico, indicatore essenziale per monitorare al meglio l’andamento della produzione in relazione alle condizioni ambientali.

E grazie anche all’Energy Management basato sugli EnPI CO2save uno dei nostri clienti Retail, per il secondo anno consecutivo, ha confermato con successo la certificazione ISO 50001 sui sistemi di gestione dell’energia.

Siamo entrati nell’era dei Big Data, delle App su dispositivi mobili e della velocità esasperata di azione/reazione e anche le attività di energy management devono evolversi seguendo queste tendenze. Dunque, nel mare dei Big Data si rischia di affogare e grazie a un’analisi per indici risulta più immediato focalizzarsi sui dati importanti. La loro natura sintetica, inoltre, ne facilita la consultazione su un tablet o un cellulare.

Un software di tipo “elastic”, con ampia potenza di calcolo, come quello del nostro portale Officina, è in ultima analisi la condizione di base per poter avere i dati di consumo e i relativi indici aggiornati in tempo quasi reale.

Con lo sviluppo degli EnPI CO2save abbiamo consolidato un know-how specifico e applicabile ai più svariati settori, pronto all’uso, a disposizione dei nostri clienti e di chiunque voglia approfondire le proprie performance energetiche.

 

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