Energy management e nuovi standard progettuali

Energy management e nuovi standard progettuali

Energy management e nuovi standard progettuali

L’inaugurazione di un punto vendita è sempre un momento magico: arrivano i primi clienti, contenti, e non sembra possibile essere riusciti a costruire così tanto in così poco tempo! Nessun segreto, tante buone pratiche e un continuo affinamento nelle fasi di programmazione e progettazione, che tengono conto anche del risparmio e dell’efficienza energetica.

Perché dunque lasciare al caso la realizzazione di un sistema di monitoraggio energetico e non gestire la conseguente possibilità di ridurre i consumi, già nelle fasi progettuali di un punto vendita?

Data l’importanza che ormai ricopre il risparmio energetico, i progettisti hanno via via adottato nei propri standard l’inserimento nei quadri elettrici di alcuni meter per la misurazione dei principali consumi. Il loro punto di vista è sicuramente tecnico e professionale, ma non sempre sufficiente: attivare 3-4 misure, spesso non collegate a un concentratore, ben realizzate dal punto di vista degli allacciamenti, ma poco utili ai fini di un efficace Energy management.

Invece di rincorrere gli impiantisti o di duplicare il lavoro, con più di un cliente abbiamo di recente collaborato per definire nuovi standard progettuali. In questo modo vengono suggeriti ad hoc i posizionamenti dei meter, per raggruppare diverse utenze facenti parte di una stessa “famiglia” (ad es, CDZ, TN, BT, illuminazione, e così via) in modo tale da individuare in modo immediato da dove si genera un eventuale extra consumo.

 

Energy management e nuovi standard progettuali

 

Così, già nella fase di cantiere gli impiantisti possono impostare il quadro elettrico secondo le necessità del sito, con un conseguente risparmio di costi installativi. Anche la fornitura dei meter e dei relativi TA viene demandata agli impiantisti, facendoli in questo modo ricomprendere e assorbire nel costo complessivo di realizzazione, senza praticamente ulteriori esborsi.

In caso contrario, a negozio ormai avviato, adattare in un secondo momento un quadro elettrico esistente o integrarvi dei meter mancanti risulta più costoso che realizzarne uno già impostato secondo uno standard progettuale.

Non è un caso che dopo il primo intervento realizzato “in corsa”, mentre gli impiantisti stavano completando i collegamenti, un’insegna della GDO alimentare abbia deciso di far prevedere dai progettisti i meter necessari, secondo quanto valutato dei nostri Energy manager.

In occasione di una nuova apertura il progettista provvede ora a inserire negli schemi i meter previsti dal nuovo standard e prima di timbrare il progetto, si confronta con i nostri Energy manager per verificare che le scelte fatte siano di volta in volta coerenti con le future esigenze di Energy management. Nel caso, se ne prevedono di diversi, arrivando anche a modificare, ancorché parzialmente, la distribuzione elettrica al fine di ottimizzare il numero dei meter necessari.

Ne vale la pena? Certamente sì, se consideriamo che:
i tempi di realizzazione si riducono;
il sistema inizia a produrre i propri effetti già dai giorni di preparazione, prima dell’apertura, quando le tante aziende che lavorano in cantiere lasciano spesso in funzione motori o luci;
– installare un apparato di Energy management in fase di realizzazione riduce il costo totale degli apparati di oltre il 35%!

Niente male per un sistema dedicato, appunto, a … risparmiare.

Si parla molto in questo periodo di BIM (Building Information Modeling), il modello informativo dinamico, interdisciplinare e condiviso che contiene dati su geometria, materiali, struttura portante, caratteristiche termiche e prestazioni energetiche, impianti, costi, sicurezza, manutenzione.

Certamente uno strumento utile, ma se pensiamo alla quotidianità e al poco tempo con cui ci dobbiamo confrontare ogni volta che parte un nuovo cantiere o una ristrutturazione di un punto vendita, il pensiero va allo schema a blocchi in figura: un metodo semplice e veloce per definire le linee guida del piano di monitoraggio energetico più efficace che poi verrà tradotto in un progetto strutturato.

E il vostro progettista ha tempo per una telefonata con i nostri Energy manager?

 

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