L’Energy Efficiency Report 2016 del Politecnico di Milano attesta che gli investimenti in efficienza energetica in Italia hanno superato di oltre il 10% i valori dell’anno precedente con gli interventi nel settore industriale che superano i 1,7 miliardi di €. Un risultato, in realtà, poco soddisfacente, se si pensa che il settore residenziale investe circa 3 miliardi nell’efficienza energetica.
Il Report indica questa scarsa propensione all’investimento in efficienza energetica dei settori produttivi nel fatto che solo una piccola fetta del mercato (l’11,6%) è controllato da operatori professionali, come le ESCo. La gran parte è frutto di operazioni e investimenti “self-made”, che spesso non sono necessariamente motivate dalla ricerca del risparmio di energia. Per non parlare della P.A. che è ancora ben lontana dall’avviare percorsi di efficienza energetica strutturati.
In ogni caso, per il mercato dell’efficienza energetica i segnali sono comunque positivi: gli investimenti negli ultimi 4 anni hanno seguito un trend di crescita costante e sono passati dai 3,8 mld € investiti nel 2012 ai 5,63 mld € del 2015 (tasso di crescita annua composto del 14%). Va, comunque, ricordato che, rispetto a questi dati, è sempre il comparto residenziale in testa con il 53% del totale degli investimenti, seguito dal comparto industriale (32%) e dalla P.A. (14%).
Nel comparto industriale le soluzioni di efficienza energetica maggiormente adottati nel 2015 sono stati i sistemi di combustione efficienti, in particolare nel settore metallurgico, nelle vetrerie e nei cementifici: cogenerazione ed efficientamento nell’illuminazione sono gli ambiti più significativi di investimento, condizionato dalla tipologia e dalle caratteristiche dei processi produttivi.
Nel settore hotellerie e GDO gli investimenti (circa 130 mln di euro) si sono concentrati nell’illuminazione più efficiente, così come nel settore direzionale (uffici principalmente).
In questo scenario i Certificati Bianchi (TEE), nonostante i dibattiti ancora aperti sulla misura degli effettivi risparmi conseguiti, rappresentano uno stimolo fondamentale per il mercato dell’efficienza energetica.
Va ricordato che gli obiettivi e le direttive di efficienza energetica per l’Italia sono racchiuse nella Strategia Energetica Nazionale (SEN), che stabilisce per il nostro Paese un consumo di energia primaria nel 2020 di 158 Mtep, e nel “Pacchetto 20-20-20”, che invece impone per lo stesso anno un consumo pari a 167 Mtep.
A fine 2015 In Italia i consumi si sono attestati a 165 Mtep di energia primaria, già superando, quindi, il tetto previsto dal “Pacchetto 20-20-20” e raggiungendo quasi la soglia imposta da SEN per il 2020. Si potrebbe dire che il risultato è raggiunto, ma non è così, se teniamo conto che il valore ottenuto nel 2015 è dovuto ad un calo dei consumi e della produzione, che portano come naturale conseguenza un calo dei consumi. Siamo lontani dal raggiungere, quindi, questi risultati con il miglioramento dell’efficienza energetica.