Conosciamo tutti il Conto Termico come strumento per accedere a incentivi per riqualificare i propri edifici e migliorare le prestazioni energetiche degli impianti secondo un meccanismo che premia interventi di riqualificazione energetica.
Sappiamo anche che la procedura di richiesta degli incentivi è piuttosto complessa e onerosa per le imprese: conoscerne bene i meccanismi facilita di gran lunga l’esito positivo della richiesta e riduce al minimo la possibilità che vengano richieste integrazioni di documenti o che la pratica venga respinta. Nel tempo abbiamo colto l’importanza di affiancare sempre più i nostri clienti in questi progetti per sollevarli dall’onere di seguire l’iter burocratico e aumentare le possibilità che la domanda venga accolta senza intoppi.
A coloro che pensano che accedere ai benefici del Conto Termico comporti un ulteriore costo – magari elevato – rispetto a un “tradizionale” investimento, ci pare efficace ricordare che i contributi previsti arrivano al 65% dell’ammontare delle spese sostenute, ricompresi i costi necessari a realizzare isistemi BMS e di monitoraggio necessari per accedere a questa misura. Inoltre, i sistemi installati e il servizio di monitoring attivati non si esauriscono con il Conto Termico, ma possono continuare a essere utilizzati anche successivamente per mantenere i determinati livelli di efficienza energetica e di comfort dei siti.
Come si dice: c’è di più.
I benefici economici e prestazionali che vengono raggiunti con progetti in linea con il Conto Termico hanno riverbero anche nella classe energetica dell’edificio, che migliora; tre sono le conseguenze importanti:
Inoltre, non possiamo trascurare anche un altro aspetto, legato sempre ai benefici del Conto Termico. I lavori di riqualificazione impiantistica che godono di questo incentivo permettono di far acquisire una parte importante dei punti necessari per il raggiungimento di uno standard elevato dei rating ESG. Infatti, questi progetti incidono positivamente sui tre pilastri dei criteri:
Poiché operiamo direttamente in questo campo, possiamo dire con soddisfazione che tutto questo è realtà.
Vi raccontiamo, dunque, il caso appena concluso di un nostro cliente che, grazie al connubio tra l’incentivo di Conto Termico e la certificazione ESG, ha ottenuto gli strumenti necessari per valorizzare e rinnovare il proprio immobile.
Grazie al rinnovamento degli impianti per la climatizzazione invernale, ha ottenuto fin da subito minori consumi dettati dai rendimenti delle nuove macchine installate e un costo ridotto del 65% degli importi inerenti alla riqualificazione, grazie all’incentivo di Conto Termico. Con questi risparmi il cliente ha installato un sistema BeMS evoluto, che gli permette di ridurre ulteriormente i suoi consumi e di reinvestire il rimanente nella certificazione ESG. Il rating di quest’ultima grazie agli interventi messi in campo dal committente, è passato da una classe Silver ad una migliore classe Gold rendendo l’immobile appetibile a molti fondi di investimento che cercano immobili solo classificati a pieni voti.
In pratica, grazie al Conto Termico si prospettano importanti opportunità per gli investimenti in chiave di reale sostenibilità, non restando un semplice strumento la cui utilità si esaurisce nel momento in cui gli incentivi vengano erogati: dalla certificazione LEED e BREEAM ai rating ESG si possono realizzare preziosi vantaggi non solo economici, ma soprattutto ambientali, sociali e di governance.
Questa news è stata redatta dagli esperti di CO2save, raccogliendo dati e casi reali dei nostri clienti.