Utility Manager: ottimizzare costi con gli indici energetici

Come gli indici energetici aiutano l’Utility Manager a ottimizzare i consumi energetici e a risparmiare sui costi dell’energia?
Il Decreto Legge n. 19/2025 introduce nuove e diverse misure per contrastare il caro bollette, tra cui il riconoscimento ufficiale dell’Utility Manager (1), definito come “consulente per la gestione delle utenze dei servizi energetici e di telecomunicazioni”, legandolo alle disposizioni della norma UNI 11782:2020.
Si tratta di una figura non obbligatoria in azienda, con lo specifico ruolo di garantire trasparenza, tutela e gestione consapevole della contrattualistica, tariffe e gestione economica delle utenze. Dal nostro punto di vista, l’Utility Manager da un valore completo alla governance energetica, integrando le sue competenze con quelle dell’Esperto in Gestione dell’Energia (EGE), più orientato all’efficienza energetica e ai miglioramenti strutturali a medio-lungo termine, grazie alla sua profonda conoscenza di impianti, processi e strategie di gestione dell’energia.
In CO2save, abbiamo introdotto la figura dell’Utility Manager, assegnandole un ruolo strategico tra i nostri servizi del processo di Energy Management, ben oltre quanto la normativa preveda.
Non è solo un mero gestore di aperture, chiusure, switch e volture di utenze e contatori, ma si occupa anche dell’analisi dei consumi e delle istanze di verifica al fornitore in caso di extra-consumi, pratiche complesse che richiedono una conoscenza approfondita degli impianti e un’esperienza tecnica consolidata per potersi confrontare con gli specialisti delle multiutility.
Gli indici energetici a supporto dell’attività dell’Utility Manager
Per rendere efficace il lavoro dell’Utility Manager, abbiamo introdotto nel nostro portale Officina gli indici o indicatori energetici multivettore.
Che utilità hanno? In una rete composta da centinaia di punti vendita, non è possibile determinare il consumo ideale per il singolo sito, ma scorporando la superficie di vendita (espressa in mq) possiamo renderli comparabili e confrontarli tra loro, ottenendo indici armonizzati con i metodi di analisi del controllo di gestione dei clienti che ragionano appunto per indicatori. In breve, per l’insieme delle filiali di ogni specifico cliente si facilita il benchmark interno e con l’ausilio dell’Utility Manager si rende possibile il confronto verso valori medi di settore.
Ma c’è di più.
Abbiamo fatto nostro il concetto di “filiale dinamica”: all’interno del nostro portale Officina, ciascuna filiale della rete analizzata è un ecosistema in continua evoluzione. Questa è una realtà diffusa nelle grandi catene multi-sito. Può apparire banale, ma per svolgere un’analisi efficiente per indici, il consumo deve essere sempre contestualizzato a un periodo specifico: osservando, infatti, i dati di un anno rispetto all’altro, il perimetro delle filiali cambia notevolmente. L’impiego degli indici è diventato uno standard nelle nostre analisi e rappresenta un nostro punto di forza.
Poiché abbiamo realizzato nel portale Officina un’interfaccia semplice e intuitiva, che visualizza i dati degli indici filtrati per periodo e filiale dinamica, possiamo proporre al cliente azioni di efficientamento prima che siano evidenziate dal loro controller di gestione.
Siamo, infatti, in grado di ottenere l’indice sia dai dati di fattura – soggetti ai tempi del fornitore (20 gg dopo il mese di competenza) – sia dal nostro sistema di monitoraggio. Integrando le due fonti riusciamo a monitorare la rete in modo completo e accurato: per i siti dove è attivo il sistema di monitoraggio utilizziamo gli indicatori in tempo reale, mentre per gli altri i tempi di reazione dipendono dalla disponibilità del dato di fatturazione, la cui importazione è stata automatizzata nei nostri sistemi.
Obiettivo? Mappare le filiali e individuare quelle su cui intervenire prioritariamente su qualsiasi vettore energetico. Quando il numero di filiali è elevato, questo cruscotto diventa essenziale per affiancare il cliente nella definizione e gestione delle priorità di investimento.
Case history: errati addebiti per acqua ed energia elettrica
Passiamo dalla teoria alla pratica con due casi studio: il primo relativo a un extra-consumo di acqua causato da una non corretta installazione del contatore e il secondo relativo a un extra consumo generato da una doppia lettura del contatore.
Caso 1 – Errato addebito per contatore dell’acqua di pozzo non correttamente installato
Grazie all’analisi dell’indice di consumo mc/mq, abbiamo rilevato un alert di extra-consumo di acqua in un punto vendita appartenente a una catena retail. Confrontando l’indice mc/mq di siti analoghi, è emerso il consumo anomalo del sito in esame, portandoci ad approfondire i consumi storici in valore assoluto.
Abbiamo quindi organizzato un sopralluogo, che ha evidenziato come il contatore fosse installato in un punto non conforme alle indicazioni del produttore.
In questo caso, abbiamo messo in campo competenze trasversali, non solo quelle dell’Utility Manager – che ha avviato la segnalazione alla multiutility, ottenendo il riaccredito delle somme erroneamente addebitate anche per gli anni pregressi – ma anche quelle dei nostri esperti in conduzione, che hanno analizzato il profilo di consumo e modificato l’impianto, misurando l’arrivo dell’acqua solo al bisogno, nelle fasce orarie di accensione.
Risultato: un risparmio economico per il cliente pari a circa 70.000 euro, derivante dall’extra-consumo individuato.
Caso 2 – Errato addebito per doppia misurazione dei consumi di un contatore di energia elettrica
Analogamente al primo caso, in un sito di un settore produttivo abbiamo rilevato uno scostamento dell’indice di consumo kWh/mq, causato da un extra consumo di energia elettrica. Questo alert ha portato all’esecuzione di verifiche in loco, dalle quali è emerso che il contatore del distributore registrava un consumo doppio rispetto a quello reale. Anche in questo caso, il nostro Utility Manager ha avviato un’istanza al fornitore per la verifica del contatore installato. I tecnici della multiutility hanno confermato l’errore di misurazione e hanno provveduto al riaccredito delle somme indebitamente addebitate, pari a 750.000 €.

Gli indici energetici applicati al servizio SCOOBA
Come raccontano questi casi studio, questi indici possono avere più applicazioni che, combinate tra loro, portano a risultati davvero significativi.
Abbiamo visto come la combinazione tra i servizi di Energy Management e Utility Management trovi applicazioni operative per la gestione proattiva del sito dal punto di vista energetico. Ma l’integrazione con il servizio SCOOBA consente altrettante applicazioni strategiche per:
- definire, con finalità previsionale, il budget energetico nel piano di espansione dei punti vendita, potendo simulare i costi energetici delle nuove aperture sulla base dei modelli di consumo ideale forniti dagli indici;
- gestire correttamente il portafoglio e verificare, ad esempio, lo stato della fatturazione – distinguendo tra acconti e consumi effettivi – oppure, in fase di rinegoziazione, scorporando gli elementi che compongono il prezzo dell’energia (prezzo materia prima e oneri) per conoscere lo scostamento dell’attuale prezzo di acquisto rispetto al PUN ed effettuare scelte strategiche;
- conoscere in anticipo i costi in fattura: integrando i dati del sistema di monitoraggio Energy Plus, Energy Plus Easy o BEMS, con il dato PUN, stimiamo l’importo della prossima bolletta, supportando il cliente nella gestione dei flussi di cassa e nell’allocazione delle risorse con anticipo.
L’esperienza e i casi raccontati dimostrano che integrare la figura dell’Utility Manager e l’analisi per indici nei processi di Energy Management consente di ottenere risultati concreti, monitoraggi puntuali e scelte più consapevoli.
Note
(1) Articolo 5-bis del Decreto Legge n. 19/2025, approvato dal CdM il 28 febbraio e pubblicato in Gazzetta il 1° marzo 2025
Questa news è stata redatta dagli esperti di CO2save, raccogliendo dati e casi reali dei nostri clienti.