Conto Termico 3.0: novità per imprese del settore terziario

Conto Termico 3.0: novità per imprese del settore terziario

Conto Termico 3.0: novità per imprese del settore terziario

Conto Termico 3.0: tutte le novità per gli edifici privati del settore terziario.



Se prima alcuni interventi previsti dal Conto Termico erano accessibili solo agli enti pubblici, da dicembre 2025 molti di questi lo saranno anche per le imprese del settore terziario: uffici, negozi, hotel, studi professionali, magazzini, capannoni potranno godere dei benefici fiscali previsti.

Il nuovo Conto Termico nasce in linea con la nuova Direttiva Europea EPBD IV sulla decarbonizzazione, che punta a ridurre le emissioni e rendere gli edifici più efficienti dal punto di vista energetico.

Tra le novità più significative per le imprese, quindi, il nuovo Conto Termico apre gli incentivi per le imprese anche ai sistemi di gestione intelligente degli edifici (BMS e BACS), veri e propri strumenti chiave per ridurre i consumi e migliorare il comfort.


Quali sono le maggiori opportunità con il nuovo Conto Termico per le imprese private del settore terziario?

Il Conto Termico 3.0 finanzierà, per gli immobili del settore terziario dotati di impianti di climatizzazione, questi interventi:

  1. installazione e progettazione di sistemi BMS e BACS di classe B;
  2. spese tecniche (come “diagnosi energetica”, spese professionali, progettazione, APE);
  3. introduzione di pompe di calore “add-on” o sistemi ibridi/bivalenti (pompa di calore + generatore tradizionale);
  4. installazione di impianti fotovoltaici e installazione di colonnine per la ricarica di auto elettriche, se abbinate alla sostituzione dell’impianto termico con pompe di calore elettriche;
  5. sistemi di accumulo, sia per energia termica che elettrica, in particolari condizioni;
  6. interventi sull’involucro edilizio (isolamento termico di pareti, tetti, pavimenti, sostituzione di chiusure trasparenti e infissi).


Rimangono confermati e invariati gli interventi termici già previsti dal precedente Conto Termico.


Ci sono massimali per il Conto Termico?

Sì, il Conto Termico prevede alcuni massimali di beneficio fiscale, in base alla tipologia di intervento e alle caratteristiche degli impianti e delle dimensioni di impresa.

La nostra azienda ha già avviato alcune valutazioni preventive, predisponendo le analisi tecniche necessarie e le valutazioni economiche che ne derivano. 

Basti segnalare che Per i sistemi di building automation (BMS e BACS, domotica) l’incentivo può coprire fino al 40% dell’investimento, con un massimo di 50.000 €: una cifra che corrisponde, ad esempio, all’intervento su una superficie di circa 2.000 mq, come un supermercato o un grande punto vendita.

Le aziende clienti, dunque, trovano ora un duplice beneficio: il risparmio energetico derivante dalla implementazione di un nuovo sistema BMS (come per i tanti progetti realizzati nel corso degli ultimi anni) cui si aggiunge il beneficio fiscale del 40% (max) dal 2026.

Il pay-back di un questo investimento accelera in maniera importante: pronti ad approfittarne?

Le percentuali di incentivo sono comunque molto vantaggiose per tutti gli interventi provisti, non ultimi le spese accessorie (studio, direzione lavori, sicurezza, …). Inoltre, i tetti di spesa sono stati aggiornati per adeguarli ai costi attuali di materiali e impianti, offrendo così un sostegno davvero concreto e imperdibile alle imprese.



Il Conto Termico 3.0 rappresenta, in sintesi, un’ottima occasione di sostegno per avviare progetti di efficienza energetica e sostenibilità, agevolata anche da una rinnovata procedura di richiesta degli incentivi:
– documentazione ridotta;
– modulistica più snella;
– tempi di erogazione più rapidi;
– portale digitale aggiornato.

Inoltre, è una preziosa opportunità per le imprese del settore retail che vogliono introdurre o modernizzare i sistemi BMS nella propria rete di punti vendita, abbinandola al servizio di conduzione esperta degli impianti tipico dell’offerta CO2save.

Per le imprese del settore real estate, per gli investitori immobiliari, i fondi e le SGR il vantaggio di adeguarsi più velocemente alla Direttiva EPBD IV si affianca anche ai notevoli benefici economici derivanti dalla rivalutazione dell’immobile, con un sensibile aumento del valore di questo, se ristrutturato e certificato come edificio green.



Questa news è stata redatta dagli esperti di CO2save, raccogliendo dati e casi reali dei nostri clienti.

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